Intervista: la camomilla biologica raccolta a mano dell’Az. Agricola Saliet
Oltre alle cipolle rosa e rosse della Val di Cosa e di Cavasso, uno dei prodotti coltivati nel territorio delle Valli e delle Dolomiti friulane è la camomilla. In particolare, l’Azienda agricola consorziata Saliet di Carlo Santarossa, situata a Claut all’interno del Parco delle Dolomiti Friulane, si è specializzata nella raccolta di diverse erbe officinali (achillea, calendula, menta, timo) fra cui troviamo anche la camomilla. Per scoprire le caratteristiche di questa pianta officinale e come avvenga la sua coltivazione ho intervistato direttamente Carlo.
Che cosa ti ha portato a scegliere di coltivare la camomilla nella tua azienda?
Ho scelto la camomilla perché è una pianta che cresce tipicamente nelle nostre montagne anche se quella che si trova in commercio arriva per lo più dai paesi dell’est Europa, a causa dei bassi costi di produzione.
Quindi la camomilla è un’erba officinale tipica delle zone montane del Friuli. Immagino che per molti sia un’informazione nuova. Quanti kg hai raccolto quest’anno?
Quest’anno abbiamo prodotto circa 1,5 kg di camomilla essiccata, che equivalgono a circa 10 kg di prodotto fresco.
Qual’è il terreno ottimale per far crescere la camomilla?
Il terreno ottimale per la camomilla è un terreno drenante, nel quale non ristagna l’acqua, si trova spontanea anche sulle rive dei torrenti e fiumi di montagna dove ci sono i sassi. Non ha bisogno di concimazioni, è una pianta molto rustica. In montagna cresce anche spontanea, quindi non è difficile coltivarla, anzi i semi che cadono a terra durante il raccolto o con il vento producono piante nuove che spesso crescono nei camminamenti.
Risulta difficile farla crescere ad alta quota? A cosa bisogna fare attenzione per ottenere un buon prodotto?
Per ottenere un buon prodotto bisogna fare molta attenzione alle condizioni climatiche perché un eccesso di umidità porta alla formazione dell’oidio, un fungo che si sviluppa sulla superficie delle foglie, mentre in casi di siccità la pinta viene attaccata da molti insetti con apparato boccale succhiante che la utilizzano come “riserva idrica”. Per ottenere dei bei fiori bisogna fornire le giuste dosi di nutrienti (concime) e irrigare in caso di necessità, soprattutto nel periodo di fioritura.
Adotti dei metodi speciali per la raccolta della tua camomilla?
La camomilla viene raccolta a mano facendo attenzione a raccogliere solo il fiore e lasciando sulla pianta tutto il gambo e le foglie, dopo di che la si passa su un setaccio per far cadere eventuali insetti e si mette ad essiccare al buio a temperatura ambiente o leggermente superiore. Non supero mai i 40°C per evitare la perdita di aroma, dovuto alla presenza di oli essenziali. Dopo di che si mette nei sacchetti e si conserva in un posto asciutto, possibilmente fresco ma soprattutto al buio per evitare che i fiori diventino scuri.
Che cos’ha di speciale la camomilla che coltivi?
La camomilla che coltiviamo è certificata Bio ed è coltivata all’interno del territorio a marchio Parco Dolomiti Friulane, ma la cosa che la rende diversa da quella in commercio è che è lavorata completamente a mano, nei sacchetti sono presenti solo fiori, mentre nelle buste per tisane prodotte con camomilla raccolta a macchina è presente circa il 50% di fiore e il 50% di foglie. La cosa secondo me più interessante è che la camomilla che coltiviamo ha un fiore molto grosso ed è estremamente aromatica, infatti quando va in fioritura, nelle ore più calde della giornata si sente il profumo anche lavorando su appezzamenti vicini.
Grazie mille Carlo!
Se volete avere maggiori informazioni sui prodotti dell’Azienda agricola Saliet di Carlo Santarossa, potete contattarlo sulla pagina Facebook dell’Azienda.